Ciao a tutti, mi presento
Inviato: mar apr 09, 2013 9:03 am
Ciao a tutti,
mi chiamo M. Rosaria e vivo a Casarano in Provincia di Lecce. Se non ricordo male ci sono già alcuni utenti della mia zona (pisanifilippo e cuoricino).
Premetto che vi leggo da circa un anno e in quest’ultimo anno ho imparato grazie a voi tantissime cose utili e mi avete fatto scoprire un mondo bellissimo… Già l’anno scorso mi sono registrata ma non ho mai inserito alcun post perché sono rimasta talmente abbagliata dai laghetti di Cyn, Daniela, Leopoldini, Vincy, Francy, Chiara, Aisha, Soniag78, Pam … (giusto per citarne alcuni) per la loro naturalezza, per l’armonia e l’equilibrio che sono riusciti a ricreare nei loro laghetti (complimenti) che mi vergognavo letteralmente a mettere le foto delle mie “pozze” d’acqua… Ora ho trovato “la forza”, perché ho pensato: “magari grazie ai loro preziosi consigli potrò migliorare l’aspetto dei miei laghetti!”, solo che ho un bel po’ di cose da raccontarvi per recuperare il tempo perduto… Mi scuso sin da ora se il post risulterà lungo e noioso.
Da sempre sono innamorata della natura, amo gli animali, le piante, fiori e mi cimento anche nel giardinaggio (non sono un’esperta però cerco di impegnarmi). Mi sono avvicinata allo splendido mondo acquatico un po’ per necessità: ho 4 tartarughe d’acqua che sono un po’ cresciutelle per tenerle in un vascone di plastica, così mi son detta “Perché non crearli uno stagno dove farle anche svernare?!”. Da noi, infatti, l’inverno è abbastanza mite (vivo a meno di 40 km sia da S. Maria di Leuca che da Otranto).
E così nel giugno 2011, un mesetto prima del mio matrimonio, ho iniziato a realizzare un piccolo laghetto nel giardino della casa dove sarei andata a vivere di lì a poco con il mio futuro marito.
Allo scopo ho utilizzato uno di quei set che comprendevano una vasca preformata flessibile di 550 lt (mis. L. 153 x P. 102 x H. 70) che era una via di mezzo tra i classici vasconi rigidi e un telo più spesso e già formato, una cascata nello stesso materiale della vasca, una pompa con giochi d’acqua e un faretto subacqueo…. Diciamo che non sono rimasta molto soddisfatta della riuscita, perché non si è riusciti a mettere in bolla il laghetto in nessun modo perchè il materiale non era né rigido ma nemmeno abbastanza morbido da poter essere “modellato” .
Comunque, era la mia prima esperienza… e documenterò tutte le fasi della creazione dei laghetti con diverse foto (Cyn, sarai contenta vero?!), premetto però che non ho il talento di Vincy nel fotografare… perdonatemi, ho usato un semplice telefono !!
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Dovendoci mettere delle tartarughe, ho recintato tutto attorno con della rete da aiuole per circa 70 cm, rinforzata nella parte più bassa per circa 40 cm da rete a maglie strette per evitare possibili fughe, avendo in giardino 3 cani, e piantando tutto intorno della gramigna brasiliana per creare il manto erboso per il camminamento delle tarta…. Peccato che non avevo considerato che uno dei miei tre cani (Sasha) era una campionessa nel salto in alto con il metodo Fosbury: in poco tempo mi ha distrutto cascata (mangiandone un pezzo nella parte centrale), pompa e faretto (fortunatamente PER LEI mentre non erano in funzione), un bordo della vasca non perfettamente coperto, senza parlare delle piante che avevo lasciato in vaso e messo tra le rocce del giardino roccioso sul quale avevo poggiato la cascatella, per cercare il più possibile di coprirne i bruttissimi bordi…
A tutti i lettori attenti che sicuramente saranno in ansia per la sorte che sarà toccata alla “vivace” Sasha, preciso che il cane è ancora vivo e vegeto dal momento che oltre ad essere campionessa nel salto in alto è anche campionessa olimpionica nei 200 mt a ostacoli!
Era ovvio che non potevo rischiare che le mie tartarughe facessero la stessa fine della cascata, della pompa etc. quindi in quella vasca ci ho messo alla fine solo 3 pesci rossi (Cyn, ti chiedo scusa ma non ho saputo resistere alla tentazione..)
Comunque, tornando a noi…. All’inizio non avevo ben chiaro il discorso dell’auto sostenibilità di uno specchio d’acqua, ci avevo messo solo due piante di Giacinto che mi erano state regalate da un’amica, facevo un cambio totale o per 2/3 dell’acqua almeno una volta al mese dall’inizio della primavera fino all’autunno, a causa di un’acqua perennemente verde.
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Poi nella primavera del 2012 ho conosciuto il vostro splendido sito e voi con i vostri consigli e non sapendo più cosa fare per combattere l’acqua verde ho provato a metterci prima una ninfea (senza cartellino) e vedendo un sensibile miglioramento ne ho messo subito un’altra (sempre senza cartellino)! E ha funzionato! (n.d.r. GRAZIE CYNNNN !!!). Così ho messo ancora una volta dei giacinti, visto che quelli dell’anno prima li avevo buttati a gennaio perché nel laghetto si erano tutti anneriti, e un piccolo falso papiro a radice nuda in acqua… Comunque sia, in questo modo ho finito con i continui cambi di acqua, per la gioia mia… e anche se il laghetto non aveva più la pompa/filtro (con semplici spugne) si riusciva tranquillamente a vedere pesci e fondo… e ovviamente ho dovuto togliere anche la cascata, sia perché forata ma anche perché poco naturale e bruttina!
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Fatto sta che ora si ripresentava il problema delle tartarughe: dove le mettiamo?!
E così, per cercare di ovviare al problema “Sasha” ho pensato di creare una vasca in muratura fuori terra all’interno della quale interrare una vasca di 1000 lt (mi sembra che sia la stessa che ha usato francof per il suo laghetto) che ho trovato ad un prezzo conveniente su un sito (mis. 224 x 150 x 70). E così, convinto mio marito della bontà del progettino, con tanto di schizzo, mio suocero si è messo all’opera realizzando questo laghetto fuori terra rivestito da pietre (purtroppo non ho la stessa manualità stupenda di Aisha e devo chiedere agli altri una mano, sigh, sigh)…
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Le piante utilizzate per l’esterno sono: Falso Papiro, Russelia, Canna Indica gialla, Canna Indica rossa, Erba Cipollina, Gazania, Gazania argentata, tre varietà di Carex, una graminacea a forma di cuscino e una pianta strisciante che ha dei fiori a pon pon rosa/bianchi con foglie cuoriformi, di cui non conosco il nome. E il solito pratino di gramigna brasiliana (i pali che vedete serviranno per la necessaria recinzione per le tarta).
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Le piante acquatiche utilizzate, invece, sono:
Sommerse:
Myriophillum (2 varietà), Elodea, Cabomba
Palustri:
Falso Papiro, Iris Pseudacoris, Thalia Dealbata, Hydrocotile Vulgaris, Pontederia Cordata, Lysimachia, Ludwigia, Mazus Reptans (blu e bianco), Myosotis
Ninfee e similari:
1 ninfea senza cartellino,Nymphoides peltata, Hydrocharis Morsus Ranae
Nel laghetto più piccolo ho inserito tutte le ossigenanti di cui sopra, oltre a piccole porzioni di Lysimachia, Ludwigia, Hydrocotile nella speranza di coprire il bordo, e ancora un pò di mazus e myosotis e alcune piante dell’hydrocharis morsus ranae e nymphoides peltata. Infine ho inserito la Pontederia Pink Ponds e l’Alisma Gramineus.
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Tutte le piante sono state inserite in vaso con terra di campo e ghiaia in superficie, mentre nel laghetto più grande, per le striscianti rizomatose, ho utilizzato il bordo per piantare lungo il canale di bordo il mazus, l’hydrocotile, la ludwigia, il myosotis e la lysimachia, utilizzando della terra di campo e del substrato di argilla fertilizzata per acquario, nella speranza che riuscissi a coprire il bordo.
Nel laghetto più grande, per evitare un’infestazione da zanzare, ho messo qualche gambusia (hanno colonizzato tutta la vasca) e delle lumachine d’acqua... e inoltre è stato preso di mira da diverse libellule l'estate scorsa (mi ritrovo diverse larve ora).
Avendo finito l’allestimento completo del secondo laghetto fine agosto 2012, per evitare che le mie tartarughe potessero rendere impossibile l’attecchimento delle piantine appena messe a dimora, ho preferito lasciarle ancora per un inverno nel vascone per poi metterle nel laghetto quest’anno... anche se ho una paura matta che possano rompere quell'equilibrio che sembra essersi creato e distruggermi in pochissimo tempo quello che ho cercato di creare con tanto amore.
Spero di non avervi annoiato con questo post lunghissimo…. Qualsiasi idea o consiglio sono ben accetti !!!
Grazie!!
P.S. Ovviamente ho dovuto mettere subito la rete anche tutto attorno al secondo laghetto, perché ho scoperto (a danno delle piante acquatiche fortemente messe alla prova) che Sasha se la cava abbastanza bene anche con le scalate!!!
mi chiamo M. Rosaria e vivo a Casarano in Provincia di Lecce. Se non ricordo male ci sono già alcuni utenti della mia zona (pisanifilippo e cuoricino).
Premetto che vi leggo da circa un anno e in quest’ultimo anno ho imparato grazie a voi tantissime cose utili e mi avete fatto scoprire un mondo bellissimo… Già l’anno scorso mi sono registrata ma non ho mai inserito alcun post perché sono rimasta talmente abbagliata dai laghetti di Cyn, Daniela, Leopoldini, Vincy, Francy, Chiara, Aisha, Soniag78, Pam … (giusto per citarne alcuni) per la loro naturalezza, per l’armonia e l’equilibrio che sono riusciti a ricreare nei loro laghetti (complimenti) che mi vergognavo letteralmente a mettere le foto delle mie “pozze” d’acqua… Ora ho trovato “la forza”, perché ho pensato: “magari grazie ai loro preziosi consigli potrò migliorare l’aspetto dei miei laghetti!”, solo che ho un bel po’ di cose da raccontarvi per recuperare il tempo perduto… Mi scuso sin da ora se il post risulterà lungo e noioso.
Da sempre sono innamorata della natura, amo gli animali, le piante, fiori e mi cimento anche nel giardinaggio (non sono un’esperta però cerco di impegnarmi). Mi sono avvicinata allo splendido mondo acquatico un po’ per necessità: ho 4 tartarughe d’acqua che sono un po’ cresciutelle per tenerle in un vascone di plastica, così mi son detta “Perché non crearli uno stagno dove farle anche svernare?!”. Da noi, infatti, l’inverno è abbastanza mite (vivo a meno di 40 km sia da S. Maria di Leuca che da Otranto).
E così nel giugno 2011, un mesetto prima del mio matrimonio, ho iniziato a realizzare un piccolo laghetto nel giardino della casa dove sarei andata a vivere di lì a poco con il mio futuro marito.
Allo scopo ho utilizzato uno di quei set che comprendevano una vasca preformata flessibile di 550 lt (mis. L. 153 x P. 102 x H. 70) che era una via di mezzo tra i classici vasconi rigidi e un telo più spesso e già formato, una cascata nello stesso materiale della vasca, una pompa con giochi d’acqua e un faretto subacqueo…. Diciamo che non sono rimasta molto soddisfatta della riuscita, perché non si è riusciti a mettere in bolla il laghetto in nessun modo perchè il materiale non era né rigido ma nemmeno abbastanza morbido da poter essere “modellato” .
Comunque, era la mia prima esperienza… e documenterò tutte le fasi della creazione dei laghetti con diverse foto (Cyn, sarai contenta vero?!), premetto però che non ho il talento di Vincy nel fotografare… perdonatemi, ho usato un semplice telefono !!
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Dovendoci mettere delle tartarughe, ho recintato tutto attorno con della rete da aiuole per circa 70 cm, rinforzata nella parte più bassa per circa 40 cm da rete a maglie strette per evitare possibili fughe, avendo in giardino 3 cani, e piantando tutto intorno della gramigna brasiliana per creare il manto erboso per il camminamento delle tarta…. Peccato che non avevo considerato che uno dei miei tre cani (Sasha) era una campionessa nel salto in alto con il metodo Fosbury: in poco tempo mi ha distrutto cascata (mangiandone un pezzo nella parte centrale), pompa e faretto (fortunatamente PER LEI mentre non erano in funzione), un bordo della vasca non perfettamente coperto, senza parlare delle piante che avevo lasciato in vaso e messo tra le rocce del giardino roccioso sul quale avevo poggiato la cascatella, per cercare il più possibile di coprirne i bruttissimi bordi…
A tutti i lettori attenti che sicuramente saranno in ansia per la sorte che sarà toccata alla “vivace” Sasha, preciso che il cane è ancora vivo e vegeto dal momento che oltre ad essere campionessa nel salto in alto è anche campionessa olimpionica nei 200 mt a ostacoli!
Era ovvio che non potevo rischiare che le mie tartarughe facessero la stessa fine della cascata, della pompa etc. quindi in quella vasca ci ho messo alla fine solo 3 pesci rossi (Cyn, ti chiedo scusa ma non ho saputo resistere alla tentazione..)
Comunque, tornando a noi…. All’inizio non avevo ben chiaro il discorso dell’auto sostenibilità di uno specchio d’acqua, ci avevo messo solo due piante di Giacinto che mi erano state regalate da un’amica, facevo un cambio totale o per 2/3 dell’acqua almeno una volta al mese dall’inizio della primavera fino all’autunno, a causa di un’acqua perennemente verde.
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Poi nella primavera del 2012 ho conosciuto il vostro splendido sito e voi con i vostri consigli e non sapendo più cosa fare per combattere l’acqua verde ho provato a metterci prima una ninfea (senza cartellino) e vedendo un sensibile miglioramento ne ho messo subito un’altra (sempre senza cartellino)! E ha funzionato! (n.d.r. GRAZIE CYNNNN !!!). Così ho messo ancora una volta dei giacinti, visto che quelli dell’anno prima li avevo buttati a gennaio perché nel laghetto si erano tutti anneriti, e un piccolo falso papiro a radice nuda in acqua… Comunque sia, in questo modo ho finito con i continui cambi di acqua, per la gioia mia… e anche se il laghetto non aveva più la pompa/filtro (con semplici spugne) si riusciva tranquillamente a vedere pesci e fondo… e ovviamente ho dovuto togliere anche la cascata, sia perché forata ma anche perché poco naturale e bruttina!
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Palustri:
Falso Papiro, Iris Pseudacoris, Thalia Dealbata, Hydrocotile Vulgaris, Pontederia Cordata, Lysimachia, Ludwigia, Mazus Reptans (blu e bianco), Myosotis
Ninfee e similari:
1 ninfea senza cartellino,Nymphoides peltata, Hydrocharis Morsus Ranae
Nel laghetto più piccolo ho inserito tutte le ossigenanti di cui sopra, oltre a piccole porzioni di Lysimachia, Ludwigia, Hydrocotile nella speranza di coprire il bordo, e ancora un pò di mazus e myosotis e alcune piante dell’hydrocharis morsus ranae e nymphoides peltata. Infine ho inserito la Pontederia Pink Ponds e l’Alisma Gramineus.
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Nel laghetto più grande, per evitare un’infestazione da zanzare, ho messo qualche gambusia (hanno colonizzato tutta la vasca) e delle lumachine d’acqua... e inoltre è stato preso di mira da diverse libellule l'estate scorsa (mi ritrovo diverse larve ora).
Avendo finito l’allestimento completo del secondo laghetto fine agosto 2012, per evitare che le mie tartarughe potessero rendere impossibile l’attecchimento delle piantine appena messe a dimora, ho preferito lasciarle ancora per un inverno nel vascone per poi metterle nel laghetto quest’anno... anche se ho una paura matta che possano rompere quell'equilibrio che sembra essersi creato e distruggermi in pochissimo tempo quello che ho cercato di creare con tanto amore.
Spero di non avervi annoiato con questo post lunghissimo…. Qualsiasi idea o consiglio sono ben accetti !!!
Grazie!!
P.S. Ovviamente ho dovuto mettere subito la rete anche tutto attorno al secondo laghetto, perché ho scoperto (a danno delle piante acquatiche fortemente messe alla prova) che Sasha se la cava abbastanza bene anche con le scalate!!!