La parte più solida dove c'era la terra argillosa, l'ho messa in alcuni angoli del giardino dove mancava un po' di terra. Mentre la parte più liquida, l'ho buttata li subito accanto, poi con la sistola l'ho mandata via successivamente.
Il cattivo odore è un leggero sapore di fogna
ma non esageratamente, sarà che sono anche un po' abituato
comunque scompare subito. Più che altro, è roba che macchia le mani e la pelle. Ci vuole qualche giorno per mandarla completamente via.
Ho fatto un intervento così drastico perché visto che c'ero ho tolto i pesciolini dalla parte (sinistra) dedicata alla fitodepurazione . Invece di un classico filtro sto pensando di usare un intera parte sinistra piena di piante quali ossigenanti e ninfee, e la parte destra dedicata solo ai pesci. In questo modo mantengo la passione delle piante e di un laghetto autosufficiente, unita a quella dei pesci.
E' tutto in via sperimentale ma in base ai miei calcoli dovrebbe funzionare. L'idea è partita vedendo quanto viene limpida l'acqua dove coltivo le ninfee tropicali e dove non ci sono pesci rossi o carpe che smuovo il fondo.
Inoltre le filamentose che odiano tutti,e nascono su alcuni bordi del laghetto dove non ci sono pesci, penso siano un ottimo filtro meccanico da sfruttare. Che però è molto di più perché assorbe sostanze. Non ci sono filtri da pulire, e la manutenzione sarebbe ridotta moltissimo.
La pompa inoltre non servirà potente, ma una semplice 11 o 16 W che aspiri 24 su 24 l'acqua dei pesci e la manda nell'area piante. Che avendo una portata bassissima (tipo 600l/h) non danneggerà le piante, non smuoverà le particelle, non darà fastidio ai microorganismi filtratori, ecc.
Con questo metodo dovrei nella migliore delle ipotesi, arrivare addirittura anche a poter spegnere la lampada uv nei periodi estivi dove le piante sono in pena crescita e capaci di ostacolare completamente la nascita di unicellulari.
Questo però sarà un esperimento che farò il prossimo anno
ma è già tutto attivo, devo solo finire di sistemare alcune cose.